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Categoria: Teatro
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Ultima modifica il Sabato, 28 Febbraio 2015 18:17
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Pubblicato Venerdì, 30 Dicembre 2011 12:07
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Scritto da Liliana Fiocca
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Maschera famosa del Teatro Napoletano è senza dubbio quella di
Pulcinella che racchiude in sè il particolare carattere semplice e un po'
giocherellone del suo popolo.
Famosa la filastrocca recitata dai più piccini:
" Pulcinella aveva un gallo, tutto il giorno vi andava a cavallo
con la briglia e con la sella. Viva il galletto di Pulcinella
Pulcinella aveva un gatto, tutto il giorno saltava da matto,
suonando una campanella. Viva il gattino di Pulcinella! "
Con l'avvento della Commedia dell'Arte, nella seconda metà del cinquecento nacque a Napoli la Maschera di Pulcinella, inventata dall'attore Silvio Fiorillo, ma che comunque si ritiene abbia origini assai più lontane e cioè dall'epoca latina, da cui l'appellativo di "Pullicinella" che deriva appunto da "Pullicinellus", o ancora da Pulcinello" cioè piccolo pulcino.
Pulcinella indossa un grande camicione e larghi pantaloni, entrambi bianchi, con un cinturone e scarpe neri, un grande cappuccio pendente bianco sulla testa, sul viso una maschera nera che lascia scoperta la bocca, naso ricurvo e ben panciuto.
Raffigura un servitore furbo e pigro, che gesticola in maniera piuttosto eccessiva, saltellando, danzando, cantando o gridando in maniera molto plateale.
Egli è abbastanza astuto ed ama vivere alla giornata, improvvisandosi ora impostore, ora ladro, ora ciarlatano, affamato o ricco, secondo le necessità del momento.
È sempre spontaneo, molto semplice, tanto simpatico, divertente, chiacchierone, dispettoso, avventuriero, generoso, a volte malinconico, un gran credulone, combattivo ma spesso inaffidabile.
Ghiotto di spaghetti.
Essa rappresenta il popolo napoletano con la sua voglia di rivincita e di superamento degli ostacoli.
La sua fama si estende in tutto il mondo e spesso si affianca a quella di Arlecchino.
E' presente tutt'oggi nel " Teatro delle Guarattelle".
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