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Categoria: Teatro
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Ultima modifica il Mercoledì, 29 Aprile 2015 11:57
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Pubblicato Martedì, 14 Maggio 2013 13:04
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Scritto da Liliana Fiocca
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Tendenza artistica che si dissocia dalla realtà logistica delle cose nata ai primi del XX secolo indipendentemente in diversi Paesi Europei.
Probabilmente la causa dettata dagli scontri fra la borghesia e la classe operaia, che si manifestava attraverso immagini che l’artista fece divenire proprie affidandosi al suo senso di interpretare la realtà, seguendo un po’ le orme dei “Fauvisti”, che si rifacevano allo stato d’animo, ed ai “Cubisti”, che seguivano ordini geometrici e spaziali.
Quindi nacquero artisti che interpretavano il mondo secondo rapporti empatici dando vita a movimenti di colore, linee e forme.
Interpreti in Italia di questa forma di Arte furono pittori come: Romolo Romani, Giacomo Balla, Ivo Pannaggi, Luigi Veronesi.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale molti artisti emigrarono in America dove l’arte era giusto la libera interpretazione individuale della realtà circostante.
Un grande protagonista di quest’Arte fu Jackson Pollock, che seguendo le orme di Picasso e del Surrealismo, diede alle sue opere libera espressione di colore.
Spesso le tele erano poste orizzontalmente, sulle quali veniva sgocciolata la pittura come un modo di accostare il proprio movimento corporeo alla raffigurazione sulle stesse, seguendo la tecnica del “dripping” inventata da Max Ernst (surrealista).
http://it.wikipedia.org/wiki/Astrattismo
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