Cavalco quelle onde del mare
che un giorno mi hanno vista saltare
e dai tuffi riemergevo
più forte e tenace di prima.
Il vento che passava tra me e la vela
imprimeva la sua volontà
alla resa, ma io caparbia
lo stringevo forte portando a me
il boma intenditore.
Volevo comandarlo e quando
lui voleva farsi dominare
riuscivo nell’intento
mentre la scia dietro di me
aumentava la divaricazione
e il bianco spumeggiava silenzioso.
Vorrei correre oggi le tue acque
tu che sei il mare della mia vita
stringere a me con le possenti braccia
il corpo tuo come fossi il mio boma
e volare con te dove il vento
ti porterebbe la musica dell’amore
nel canto libero che ogni giorno
sale dal mare liberando
le corde musicali alle sirene
vive per te nel loro canto soave
Liliana Fiocca
21/3/16