Ogni uomo è stato un bambino
pensate - un bel bambino.
Ora ha i baffi, la barba,
il naso rosso, si sgarba
per nulla... Ed era grazioso
ridente arioso
come una nube nel cielo turchino.
Ogni uomo è stato un monello
pensate - un libero uccello
tra alberi case colori.
Ora è solo un signore
fra tanti signori,
e non vola,
e non bigia la scuola.
Sa tutto e si consola
con una vecchia parola
lO SONO.
Chi è?
Ditelo voi, bambini ignari
che camminate con un sol piede sui binari;
e scrivete "abbasso tutti
gli uomini brutti".
col gesso e col carbone
sul muro del cantone.
Ditelo voi. bambini.
EGLI E'...
«...un gallo chioccio che fa coccodè!».
Alfonso Gatto
Il poeta, scrittore vivente di notevole fama, rimpiange di non essere piu bambino, e si rammarica, perché purtroppo anche quelli che ora sono bambini diventeranno adulti. La segreta e profonda aspirazione, sottintesa in questi versi, è che gli uomini possano un giorno non più dire «io sono» né dare importanza a quello che sono, ma badare soltanto a quello che fanno per sé, per gli altri, per tutti.