Napoli resta sempre famosa per la Pizza; chiunque viene a visitare questa città, infatti, non può fare a meno di mangiarla, non solo nelle pizzerie, ma anche passeggiando per le vie, magari in un cartoccio piegata a fazzoletto.
Oggi si sta espandendo in tutto il mondo anche per l'immigrazione dei bravissimi pizzaioli e dell'uso del forno a legna che regala il gusto partenopeo giusto.
La mano del pizzaiolo è considerata divina per l'impasto e la preparazione, a lui si deve il gusto che andremo ad assaporare, dalla preparazione dell'impasto fino alla guarnizione; altro merito va al suo stretto collaboratore che la deve infornare e cuocere nel modo più idoneo, oltre alla temperatura precisa del forno a legna.
Ma come è nata questa Signora, Regina delle nostre tavole, dei nostri incontri, delle nostre cene?
Sembra che già gli etruschi si siano cimentati in un impasto simile; successivamente i Romani che
preparavano focacce di farro; Virgilio descriveva
nell'Eneide la preparazione di una focaccia rotonda.
Ma solo dopo la scoperta dell'America, con l'importazione dei pomodori, assunse le caratteristiche attuali per l'aggiunta appunto di questo colore e sapore, oltre al basilico, indispensabile, ritenuti oggi fondamentali.
Fu verso la metà del 1700 che si iniziò ad aggiungere la mozzarella di bufala e al 1800 risale la prima ricetta di pizza quasi identica a quella attuale.
il Re Umberto I e sua moglie, la Regina Margherita. ospiti presso la Reggia di capodimonte.
Oggi le pizze sono preparate con molteplici ingredienti e svariatissime forme anche a metraggio.