Uno degli spettacoli affascinanti che si presenta agli occhi del turista e che è sempre presente in qualsiasi cartolina come se fosse uno sfondo teatrale alla città, ricco di storia leggendaria, realistica e anche nefasta è il gigantesco Vesuvio, che si estende per un’area vastissima, comprendendo i molteplici piccoli e grandi Comuni Vesuviani.
Alto oltre 1281 m. è il vulcano più famoso del mondo un po’ per le sue eruzioni catastrofiche, un po’ per le leggende sorte intorno ad esso, ma anche perché fonte d’ispirazione per poeti e scrittori di tutte le epoche.
Luogo ameno era stato il preferito dei Patrizi Romani per le loro residenze di lusso, inconsapevoli della sua pericolosità, mentre i latini, quali Seneca, Virgilio, Plinio il Vecchio vollero godere dei suoi giardini, dei prodotti agricoli e dei suoi vini.
Intanto questo imponente vulcano periodicamente si è mostrato nella sua pericolosità, come lo dimostra l’eruzione del 24 agosto del ’79 d.C., quando furono seppellite sotto ceneri e lapilli le città di Ercolano, Stabia e Pompei; l’ultima eruzione risale al 18 marzo del 1944.
Oggi vive uno stato di calma apparente che viene continuamente monitorato da un Osservatorio attivo e vigile.
Più di 18 Comuni vivono alle falde del cratere, definita Zona Rossa e sono ad alto rischio, per cui è pronto un piano di evacuazione in caso di pericolo.