Il CAVALIERE NERO E L'AMATA

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Erano anime inermi che sorvolavano il cielo

le più nere penetravano nelle case degli indifesi.

Poi arrivò quel richiamo,

quella luce di dio e gli indifesi tornarono

a rivedere con gli occhi il sole;

C'era una povera fanciulla che assisteva e piangeva

del vecchio pescatore e si chiese

-perchè tu o pover'anima mia

in questo ingiusto mondo ti affanni?-

E venne dal cielo una mano divina

o quella divina provvidenza d'amore

e la fanciulla tacque in una dolce melodia ...

e venne un cavaliere nero

la fanciulla salì in sella al cavaliere nero

e mostrava una maschera

di chi nasconde l'eterna sofferenza

la fanciulla si innamorò di quella bestia

e lo baciò....

dal cuore o cavalier nero ti tramutasti

per la fanciulla piangente

e da allora tutto il mondo parlò di amore eterno

quell'amore sigillato dal bacio celato

da occhi riflettenti anime come specchi.

Come guidatori, come gabbiani al vento,

come ruggisce il leone al richiamo del suo regno di fauna .

 

Sara Napoletano

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